Amate l’aroma inebriante e il delizioso sapore di una tazzina di caffè, ma soffrite di ipertensione?
Niente paura: potete non rinunciare alla vostra passione, scegliendo un espresso decaffeinato.
Ipertensione: cos’é?
La pressione arteriosa consiste in quella forza propulsiva impressa dal cuore alle arterie, che consente al sangue di procedere in tutto il sistema circolatorio.
I suoi valori, che dipendono dalla funzionalità dei ventricoli, dovrebbero assestarsi tra 70 e 120 mmHg, che corrispondono alla minima (quando il cuore si rilassa) e alla massima (quando invece si contrae).
Tutte le volte in cui tali indici si innalzano, sia per la massima che per la minima, si parla di ipertensione, un disturbo che può essere di grado lieve, moderato o grave.
Prima di ricorrere a una terapia farmacologica, è possibile modificare alcuni aspetti dello stile di vita, tra cui soprattutto il regime dietetico. L’alimentazione svolge infatti un ruolo di grande rilevanza.Tra i cibi incriminati, in quanto responsabili di innalzare la pressione,viene spesso citato anche il caffè, dato che la sua componente principale (la caffeina) provoca un aumento della sintesi di adrenalina.
L’adrenalina è un neuromediatore che stimola l’ortosimpatico, una sezione del sistema nervoso autonomo deputata alla regolazione pressoria.
Tutte le volte in cui la concentrazione di questo neurotrasmettitore viene incentivata, l’organismo si mette in allerta , aumentando l’attenzione (e le reazioni) verso gli stimoli esterni.
Si tratta di meccanismi di accomodazione del tutto fisiologici, ma che, in alcuni casi, possono provocare un eccessivo aumento di pressione.
La caffeina, inoltre, contribuisce a innescare processi di vasocostrizione, poiché tende a restringere il calibro vasale, un fenomeno collegato all’ipertensione.
Ecco perché questa bevanda è spesso sconsigliata per chi soffre di pressione alta.
Tra l’altro, numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che il suo impatto si mostra più notevole sui consumatori occasionali, che sono appunto coloro che bevono caffè saltuariamente.
In che cosa consiste l’effetto paradosso-caffè?
Esiste un dato molto interessante, definito dai ricercatori come “effetto paradosso-caffè “, che dipende dal fattore tempo.
Infatti, se è vero che nell’immediato l’assunzione di questa aromatica bevanda può alzare la pressione arteriosa, è altrettanto vero che nel lungo periodo essa è in grado di proteggere cuore e sistema circolatorio.
Per i veri amanti dell’espresso italiano è davvero difficile rinunciare a questa bevanda: un’opzione potrebbe essere quella di ridurne l’assunzione, l’altra quella di optare per un espresso decaffeinato.
I meccanismi di regolazione pressoria dipendono da complessi collegamenti neuro-muscolari, sui quali la caffeina agisce indirettamente, sia tramite l’adrenalina, sia con una vasocostrizione secondaria.
Il caffè decaffeinato, come indica la sua denominazione, contiene percentuali bassissime di questa sostanza e quindi non riesce a innescare i meccanismi d’azione ipertensivi.
Secondo uno studio pubblicato nel 2017 sulla prestigiosa rivista Annual Rewiew of Nutrition, il regolare consumo di caffè da parte di individui normotesi riduce del 5% l’insorgenza di patologie cardiovascolari e del 30% quella del diabete.
Sempre basandosi sui dati di tale ricerca, risultati simili si ottengono su soggetti ipertesi che bevono decaffeinato.
Ecco perché è possibile parlare di effetto paradosso-caffè, dato che la bevanda è benefica per cuore e vasi, a patto di scegliere la varietà più indicata alle singole esigenze metaboliche.
Valori nutrizionali del caffè decaffeinato
Il caffè decaffeinato subisce una speciale lavorazione finalizzata a diminuire la sua concentrazione di caffeina, ovvero l’alcaloide costitutivo della pianta.
La sua rimozione avviene quando i semi del vegetale sono ancora verdi e crudi, cioè non sottoposti a torrefazione.
La decaffeinizzazione consiste in un procedimento chimico-fisico, in grado di eliminare l’alcaloide dai chicchi, dove si trova concentrata in notevoli quantitativi.
Questo principio attivo, conosciuto anche col nome scientifico di trimetilxantina, provoca alcuni effetti sull’organismo, in quanto è dotato di un effetto stimolante sui centri nervosi dell’ortosimpatico.
Le caratteristiche nutrizionali del caffè decaffeinato sono simili a quelle del caffè normale, con la differenza che la presenza di caffeina è ridotta al minimo:di conseguenza viene eliminata la possibile insorgenza di tachicardia e ipertensione, mentre vengono mantenuti effetti benefici, come un leggero potenziamento del metabolismo basale, un miglioramento delle facoltà intellettive, una maggiore concentrazione e attenzione.
Tra i numerosi vantaggi della bevanda, bisogna infine ricordare anche il suo potere antiossidante, che protegge l’organismo dai tanti stress ossidativi responsabili dell’insorgenza di disturbi metabolici di vario genere.
Procedure di decaffeinizzazione
La decaffeinizzazione è una procedura che si svolge prima della torrefazione caffè, operando quindi sui chicchi ancora verdi.
Esistono due metodiche, che sono:
- con acetato d’etile;
- con anidride carbonica.
Nel primo caso si utilizza l’acetato di etile come solvente che separa la frazione lipidica contenente caffeina dal resto del chicco, servendosi di un trattamento a vapore.
Nel secondo caso, i semi vengono immersi in acqua calda, per poi essere inseriti dentro a estrattori contenenti elevate concentrazioni di anidride carbonica.
Successivamente, qualsiasi sia il metodo utilizzato, i grani vengono essiccati e torrefatti.
La procedura con anidride carbonica è quella che trova maggiore impiego, dato che consente di mantenere del tutto inalterate le caratteristiche organolettiche del prodotto finale.
Si tratta di una tecnica estremamente selettiva, in grado di sacrificare soltanto una piccola percentuale di composti secondari, come gli oli naturali presenti nei semi.
Caffè decaffeinato e ipertensione
Il caffè decaffeinato è quindi un alimento dotato di caratteri olfattivi e gustativi paragonabili a quelli del caffè intero, ma privo dei suoi effetti collaterali.
Nel processo di produzione del caffè decaffeinato è fondamentale che i metodi estrattivi della caffeina siano rigorosamente controllati, per evitare che il prodotto finale non corrisponda agli standard qualitativi necessari.
La torrefazione, basata sulle reazioni di Maillard, consente spesso al decaffeinato di guadagnare aromi e sapori addirittura più intensi di quelli della bevanda intera.
Questo fatto dipende dalla maggiore concentrazione dei composti secondari, i cui requisiti vengono esaltati.
Il processo di lavorazione a cui viene sottoposto, rende questo prodotto più povero di grassi, migliorando nettamente il suo impatto salutistico per chi è in sovrappeso.
Non bisogna sottovalutare il collegamento che solitamente esiste tra aumento ponderale e ipertensione, dato che quest’ultima è provocata anche da squilibri metabolici e nutrizionali.
Il caffè decaffeinato si rivela quindi un valido supporto in quanto associa un’attività ipolipidica a un’altra normopressoria.
Anche per quanto riguarda questa bevanda è comunque necessario non superare tre o quattro tazzine al giorno.
Infatti, oltre agli aspetti qualitativi, è indispensabile porre attenzione anche a quelli quantitativi, ugualmente importanti per il benessere dell’organismo.
Qualità del caffè decaffeinato
La produzione del caffè decaffeinato implica l’impiego di materie prime altamente selezionate e l’applicazione di procedure sicure e garantite, per evitare il rischio di contaminazione da parte dei solventi estrattivi.
L’azienda La Tazza d’oro, che da oltre 80 anni si occupa della realizzazione di caffè di alta qualità, si è evoluta nel tempo, associando al forte impatto della tradizione, l’impiego di tecnologie di ultima generazione.
Bar, ristoranti e attività di ristorazione ci considerano il punto di riferimento per offerta di prodotti e qualità e ci occupiamo della produzione di numerose varietà di caffè.
La Linea Adesso, un espresso esclusivo ottenuto da una miscela 100% Arabica, è stata creata per accontentare anche i palati più esigenti, grazie al calibrato mix di pregiatissimi chicchi.
La linea La Tazza d’oro, realizzata in grani, è disponibile anche in versione decaffeinata, per garantire ai consumatori le migliori esperienze sensitive.